venerdì 22 marzo 2013

Pasqua 2013 - Lega Nazionale per la Difesa del Cane chiede a Papa Francesco di invitare i propri fedeli a evitare che oltre 700mila animali vengano sacrificati per “celebrare” questa ricorrenza religiosa.



Nonostante in Italia, sia accresciuta la preferenza per il menù cruelty free, ogni anno, nel solo mese della Pasqua, sono oltre 700mila gli animali sacrificati per “celebrare” questa ricorrenza religiosa, in cui capretti, agnelli, cuccioli, termineranno i loro giorni finendo in un piatto.
La Lega Nazionale per la Difesa del Cane augurando a tutti gli italiani di trascorrere una Pasqua felice, auspica che si diffonda sempre maggiormente la cultura della festa senza uccisioni di esseri viventi. Un giorno che dovrebbe essere per i fedeli un invito a rinascere e rinnovarsi, si ripete, allo stesso modo, anno dopo anno: animali trasportati per ore, a volte per giorni, stipati senza cibo né acqua, per giungere ai macelli di destinazione, dove li attendono le ultime, atroci sofferenze. Per quest’anno, però, speriamo in un piccolo-grande miracolo; sogniamo che a partire da oggi gli italiani rinuncino all’agnello, sostituendone la carne con un menù alternativo. Un modo unico e speciale per santificare la festa senza sporcare di sangue e morte una ricorrenza che acquista un sapore molto più importante se arricchita da una ulteriore valenza etica che ben si accosta al messaggio cristiano di amore universale: non uccidere. Permettendo così a tantissimi animali nati da poco di poter restare vicino alla loro mamma, liberi di correre nei prati. Inoltre, ridurre il più possibile, o meglio eliminare, i consumi di carne e di altri prodotti animali giova anche al benessere di tutto il Pianeta. Ogni pasto tutto vegetale fa infatti risparmiare quasi 1000 litri di acqua e 1,66 kg di CO2 equivalenti rispetto a un menù con carne, a parità di apporto nutrizionale. Tanti validi motivi affinché la bontà non sia solo una questione di gusto.
Lega Nazionale per la Difesa del Cane chiede alla Chiesa e a Papa Francesco di invitare i propri fedeli a evitare il sacrificio di tanti esseri viventi per celebrare la Santa Pasqua. In questo modo, il valore di una fede autentica, profondamente spirituale e rispettosa di tutto il creato, verrebbe profondamente arricchito da una prova di grande umanità.

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